Di Luigi Taliani
La solitudine è la malattia della nostra epoca. Massimo Gramellini racconta un episodio nella sua rubrica IL CAFFE’ sul Corriere della sera di oggi. Una ultranovantenne si inventa una rapina e telefona al 113 per poter parlare con qualcuno stanca di parlare con i ritratti incorniciati dei parenti. Arrivano gli agenti la ascoltano e la portano a fare una passeggiata e le offrono un caffè al bar del quartiere, la scortano in chiesa. E mentre lei prega, trattano col parroco per garantirle il sostegno di qualcuno che vada ogni tanto a tenerle compagnia. Un’Italia antica che riscopre le figure del prete e del poliziotto per colmare le voragini lasciate dall’implosione della famiglia e dalla latitanza dello Stato Sociale.