Pioggia e freddo non hanno fermato, ieri mattina, le diverse centinaia di persone che hanno sfilato per le vie del centro di Macerata per la manifestazione contro la violenza, il fascismo e il razzismo, organizzata dal Comune e a cui hanno aderito 30 sigle. Presenti anche una ventina di sindaci delle Marche. Il corteo era aperto dallo striscione Macerata è libera, in riferimento alle parole dei partigiani che nel 1944 liberarono la città. Secondo le stime sono stati circa 800 i manifestanti partiti da piazza della Libertà, per arrivare al Monumento dei Caduti, il luogo dove Luca Traini, due settimane fa, si è fermato dopo il raid contro africani inermi. Il sindaco Romano Carancini, nel suo intervento ha ricordato Pamela, uccisa proprio a Macerata, ma anche altri giovani vittime della violenza umana. E ha ribadito che bisogna ripartire dall’amore, da un percorso per combattere la violenza nelle scuole, nelle università, nelle famiglie e nelle comunità in cui viviamo.