Sul fronte delle indagini per la morte di Pamela Mastropietro risultano ulteriori particolari che potrebbero rendere ancor più grave l’accusa nei confronti dei tre nigeriani accusati dell’omicidio. Sarebbe stata trovata una traccia di saliva sul seno della 18enne romana morta lo scorso 30 gennaio dopo essere fuggita dalla comunità di recupero Pars di Corridonia. Questa traccia, insieme ad altri indizi, secondo i consulenti medico legali, potrebbero avvalorare una violenza sessuale subita dalla giovane. Mancano ancora alcuni risultati dalle analisi dei tessuti inviati a Roma, ma i medici legali Mariano Cingolani, Dora Mirtella e Roberto Scendoni, hanno fatto una prima valutazione poi sottoposta dalla procura al giudice per la richiesta della convalida del fermo dei tre accusati. Intanto gli africani accusati del delitto continuano a negare qualsiasi coinvolgimento, mentre il quarto indagato, Anthony Anyanwu, avrebbe confermato di essere stato contattato nel giorno dell’omicidio da Oseghale perché aveva in casa una ragazza che si era sentita male, per il resto non sta collaborando con gli inquirenti.