Una telefonata da corso Cairoli ed un’altra da Sforzacosta. Le voci concitate di altrettanti maceratesi che parlano di una persona a terra e di spari alla vetrata di un bar. Sono riferite alla tarda mattinata del 3 febbraio scorso, quando Macerata è stata catapultata nella sparatoria ad opera di Luca Traini che ha stravolto la città. Il 28enne maceratese ha sparato ad extracomunitari inermi ferendone sei e creando il panico in città, sostenendo poi di averlo fatto per vendicare la morte di Pamela Mastropietro. Ora sono state diffuse due telefonate giunte in quel frangente al comando dei carabinieri di Macerata.