Domenica 18 febbraio si terrà a Macerata una manifestazione con la quale la città tornerà a dire “no” al fascismo e al razzismo. Così si è stabilito nel corso dell’incontro delle associazioni e degli enti della Rete Antifascista di Macerata convocato in municipio dal sindaco Romano Carancini con la volontà di costruire insieme un percorso di partecipazione condivisa. “Macerata è città della cultura democratica, antifascista e nonviolenta. È una città che per storia ha costruito se stessa sulla qualità della vita civile, libera dalle paure, aperta all’accoglienza”, si legge nel documento prodotto nell’occasione. “Per questo ancora una volta condanniamo fermamente l’orrore di quello che è stato un vero e proprio attacco fascista mosso da razzismo nei confronti delle persone che, fuggite alla guerra e dalle persecuzioni, hanno cercato rifugio qui, in queste terre. Così come condanniamo fermamente l’orrore per la perdita della vita di una giovane che meritava serenità e ha trovato violenza. Il sindaco Romano Carancini ha chiesto di rispettare i tempi della comunità: un tempo per riflettere, un tempo per ritrovarsi, un tempo per manifestare. Insieme abbiamo riflettuto sul dolore, sulle paure, sulle rabbie. Insieme ricostruiamo i legami della comunità a partire dai valori democratici e antifascisti. Ogni volta ricorderemo insieme le parole che i partigiani pronunciarono al Monumento dei Caduti quel 30 giugno del 1944: Macerata è libera”.