Con una sentenza uscita a notte fonda, il Tribunale di Macerata ha chiuso il cerchio sulla banda della movida. Ci sono voluti sette anni per arrivare alla conclusione del processo nei confronti degli autori di estorsioni, rapine e spaccio di droga lungo la costa marchigiana tra il 2008 e il 2009. In tutti sono stati comminati 135 anni di carcere, la condanne più pesanti sono andate a Salvatore Perricciolo, 15 anni e ad Alessandro Petrolati, 12. Sono state decisive ai fini del processo, le rivelazioni del capo della banda, Marco Sclavi e del calabrese Perricciolo. L’attività principale del gruppo era l’estorsione: si presentavano nei locali offrendo protezione, se il gestore non ci stava venivano danneggiali i locali o incendiate auto. Alla fine il gestore cedeva. Tra le persone ascoltate i fratelli Ascani che hanno ammesso di aver pagato 4 mila euro al mese per la protezione del Babaloo di Porto Potenza dopo essere stati minacciati con una pistola quando avevano provato a contestare la cifra.