Riconoscimento nazionale per l’Università di Macerata che – unica nella regione insieme alla Politecnica delle Marche – ha superato la selezione del Ministero dell’Università per i 180 Dipartimenti di eccellenza finanziati con risorse extra. Tre dipartimenti Unimc erano rientrati nella rosa dei finanziabili. Due sono stati ammessi a finanziamento.
Il Dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo e il Dipartimento di Giurisprudenza riceveranno fondi aggiuntivi per il periodo 2018/2022 pari a 13,5 milioni: risorse utili a rafforzare la ricerca, da investire in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche.

“A fronte dei cinque dipartimenti di cui si compone il nostro ateneo, averne tre candidati e due selezionati rappresenta per noi un risultato straordinario– è il commento del rettore Francesco Adornato -. L’Università di Macerata esce molto bene dal confronto con gli altri Atenei italiani. E questo riconoscimento valorizza il lavoro svolto nel campo della ricerca, con una forte spinta all’internazionalizzazione, la coerenza e la fattibilità dei progetti”.

“E’ un risultato – sottolinea il direttore del Dipartimento di Scienze della formazione Michele Corsi – che ci onora e sottolinea il valore scientifico del nostro lavoro, in particolare in ambito pedagogico, per il quale siamo risultati primi in Italia nell’ultima Valutazione della qualità della ricerca”. Il progetto presentato, Innovazione, internazionalizzazione, inclusione per l’Università, è di ambito strettamente pedagogico, sotto il profilo dell’innovazione didattica, dell’inclusione e delle nuove tecnologie. “La scelta del tema – spiega il prof. Corsi – persegue l’intento di rendere più incisivi taluni percorsi, nei quali il Dipartimento è già riconoscibile a livello nazionale e internazionale”.

Grande soddisfazione anche per il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Ermanno Calzolaio. “Questo riconoscimento – dice – conferma la solidità della nostra attività di ricerca, che ha costituito il parametro principale per l’individuazione dei dipartimenti candidabili, e la bontà dell’intuizione di incentrare il progetto sul tema Diritto e innovazione. Europa e Cina di fronte alle sfide della globalizzazione. Questo, d’altronde, è stato l’oggetto di approfondimento delle attività condotte ormai da diversi anni dal Dipartimento insieme a prestigiosi atenei cinesi. Percepisco questo risultato non come la conclusione, ma come l’inizio di un iter che avrà ricadute evidenti anche sull’attività didattica, grazie al reclutamento di nuovo personale docente e non docente. Sarà, inoltre, potenziata la biblioteca giuridica, in modo da rendere più integrato e razionale l’utilizzo delle risorse e restituire spazi meglio organizzati agli studenti”.

I criteri di selezione sono stati individuati da una commissione formata da sette personalità di alto profilo scientifico e presieduta dalla professoressa Paola Severino. Hanno potuto presentare i loro progetti di ricerca i 350 Dipartimenti inseriti nell’elenco Anvur. Dei 180 progetti finanziati, per un totale di 1,3 miliardi nel quinquennio, 106 sono di università del nord, 49 del centro, 25 del sud