3-0 ai danni della Krifi Caffè 4 Torri. La Medea Macerata continua la marcia gomito a gomito con Portomaggiore (3 punti interni contro Osimo) e si prepara all’infuocata trasferta di Fano che chiuderà il 2017 della formazione biancoverde.
Nel sestetto iniziale coach Adrian Pablo Pasquali ripropone Michael Molinari al centro al posto di Bussolari mentre nella formazione ospite coach Marco Martinelli rispetto al turno precedente ritrova il libero Poli ma è costretto di nuovo a fare a meno del palleggiatore Vanini, con Biondi riproposto in diagonale con Casaro.
Inizia il match alla Marpel Arena e sono i padroni di casa a partire meglio. Il tentativo degli ospiti di forzare il servizio non si rivela fruttuoso: 6 errori in battuta per Ferrara e 88% di ricezione positiva per Macerata che gestisce il vantaggio maturato ad inizio set fino alla fine con gli ospiti che non permettono a capitan Casoli e compagni di prendere troppo terreno ma che non riescono mai a mettere vera pressione alla Medea, tranne nel finale di set quando annullano due palle set ai maceratesi, prima che questi ultimi trovino il punto definitivo (25-23).
Secondo set che inizia in maniera simile al primo, con Macerata sempre in controllo. Gli ospiti migliorano il servizio (errori dimezzati a 3), la ricezione di Macerata non è dominante come nel primo set ma è sempre positiva (69%) e l’attacco della Medea è sempre più devastante (62% di efficacia), così dopo un avvio abbastanza equilibrato la formazione di casa lascia gli ospiti al palo e porta a casa il 2-0 (25-15).
Si rientra in campo con coach Martinelli che si gioca la carta Ballerio (subentrato a Bortolato nel finale del secondo set). Gli ospiti tornano a forzare il servizio (grazie anche al nuovo entrato) e stavolta l’approccio sembra pagare (5-8), ma la Medea non si scompone e intorno alla metà di set riesce a rimontare e a mettere la testa avanti. Il sorpasso sull’11-10 è deleterio per il morale di Ferrara che comincia a perdere certezze e a commettere qualche errore di troppo, 12 nel terzo set, che scorre via sul filo dell’equilibrio fino al 23-23, prima che due errori degli ospiti consegnino definitivamente il match in mano ai padroni di casa. (25-23).