Si spartivano gli appalti tra Marche e Umbria usufruendo dei favori di un finanziere corrotto. La Guardia di Finanza di Macerata ha scoperto un giro sporco che vede indagate 34 persone. Intanto sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta gli imprenditori: Giulio Resparambia, legale rappresentante della Progeco di Muccia, Enzo Stramazzotti della Scavi e condotte di Apiro, Giancarlo Maccari dell’omonima impresa di Camerino, i tre non potranno esercitare la professione di imprenditore per otto mesi. Resparambia è anche accusato di corruzione nei confronti di un ex finanziere in pensione, Francesco Sante Crocetti. Quest’ultimo avrebbe introitato 40 mila euro in cambio di informazioni sui controlli in corso. Un altro agente è sospettato di aver rivelato le indagini, mentre alcuni professionisti e funzionari non avrebbero vigilato sull’esecuzione dei lavori. L’indagine, durata più di due anni, ha portato alla luce un cartello di imprese che si sarebbe spartito appalti pubblici nel maceratese, ma anche a Fermo, Ancona e Perugia per oltre 26 milioni di euro.