L’esame del Dna potrà darne certezza, ma sono già tanti gli indizi che fanno pensare che il cadavere ritrovato l’altra mattina a Tolentino in stato di decomposizione, sia quello della pittrice anconetana Renata Rapposelli. La figlia ha infatti riconosciuto la collana con il Tau e il ciondolo con una Madonnina ritrovati sul corpo della donna scomparsa dal 9 ottobre scorso. Gli ultimi a vederla sono stati l’ex marito Giuseppe Santoleri e il figlio Simone. I due sostengono di averla riaccompagnata a Loreto dopo la permanenza a Giulianova nella loro abitazione. Che cosa sia successo successivamente è avvolto nel buio. Intanto però i due uomini sono indagati per omicidio e sottrazione di cadavere. Si stanno studiando i tabulati telefonici di padre e figlio e visionando le telecamere degli ultimi luoghi dove la donna è passata. Secondo una prima ricostruzione, la pittrice anconetana sarebbe stata buttata nella scarpata che finisce nel fiume Chienti, in contrada Pianarucci. Un luogo ripido e pieno di rovi, difficile da raggiungere. Intanto Giuseppe Santoleri è ricoverato all’ospedale per aver assunto una forte dose di barbiturici.