E’ stato condannato a un anno di reclusione con la sospensione condizionale, l’ex consigliere comunale di Civitanova, Livio De Vivo. Il reato contestato: simulazione di reato. Il fatto risale al settembre 2012 quando De Vivo scomparve all’improvviso. Per due giorni non si seppe nulla di lui e i parenti preoccupati si rivolsero alla polizia. Rientrato in città, l’ex consigliere, di fronte alla notizia apparsa sui media della sua misteriosa scomparsa si inventò che tornando dal bar una banda di albanesi lo aveva fatto fermare e poi lo aveva picchiato costringendolo a portarli a Pian di Pieca. Di seguito lo avevano portato a Pescara e rinchiuso in un appartamento senza acqua e cibo, togliendogli il cellulare. Dopo due giorni lo avevano fatto tornare a casa. Una storia che aveva allarmato la polizia, anche se erano nati non pochi sospetti, tant’è che dopo alcuni accertamenti era uscita fuori la verità: De Vivo era andato a casa di un’amica, a Porto San Giorgio, ma non voleva rivelare questi fatti personali.