Si intitola “Macerata ESTro.versa 2020” il dossier di candidatura per il conferimento alla città di Macerata del titolo di “Capitale italiana della cultura 2020” trasmesso nella mattinata di ieri al Focus point del Mibact. “Macerata può a pieno diritto rappresentare fieramente l’italia per ciò che è”, ha riferito il primo cittadino Romano Carancini. “La speranza è che i maceratesi, tutti i maceratesi, indipendentemente dalla sensibilità politica o da altre ragioni, capiscano l’importanza di questa sfida che è per la città e non di, o per qualcuno e possano sentirsi protagonisti di questa avventura”, ha concluso il sindaco. “Abbiamo ascoltato le associazioni, le istituzioni, le imprese, i produttori di cultura e anche contributi personali, raccogliendo e sintetizzando tante idee”, ricorda l’assessore alla Cultura e vice sindaco Stefania Monteverde, illustrando anche il logo di Macerata ESTro.versa 2020 che “raffigura con un origamo il volo di una gru che in oriente è simbolo di buona vita ed esprime il legame tra Macerata e l’Oriente stretto dai nostri grandi viaggiatori padre Matteo Ricci e Giuseppe Tucci”. Entro il 15 novembre gli esperti della commissione giudicatrice indicheranno la top ten delle 10 città tra le quali scegliere la Capitale, che sarà svelata a gennaio.

Ed è proprio in occasione della candidatura di Macerata a Capitale italiana della cultura che il sindaco Carancini  fa il punto della situazione sugli interventi previsti in città e in provincia. In primis, la bretella via Mattei-La Pieve, per cui a giorni sarà individuato il tecnico responsabile dell’elaborazione del progetto, oltre ai 16 milioni di euro disponibili per i nuovi edifici delle scuole Mestica e Dante Alighieri nell’area delle ex casermette. La visita del neo commissario alla ricostruzione Paola De Micheli sarà inoltre l’occasione per fare il punto sul Convitto. Occhi puntati anche sul tribunale, per cui si prevede il raddoppio della sede attuale ma la priorità resta la ricostruzione e la messa in sicurezza post-sisma.