La Regione Marche  ha messo a disposizione dell’Unione Montana Potenza, Esino e Musone di San Severino la somma di 70 mila euro per  la stabilizzazione del versante in frana del fosso di Sant’Eustachio in Domora, al di sopra dell’eremo di San Michele Arcangelo, lungo la valle dei Grilli. L’intervento consentirà  di mettere in sicurezza la parete rocciosa che si affaccia sull’antica chiesa rupestre. I lavori dovrebbero partire a primavera per concludere un intervento già  in parte realizzato con la sistemazione della passeggiata che porta fino all’antico monastero. “L’intervento – sottolinea il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei – era atteso da molto tempo dagli appassionati di escursioni ma anche dai tanti pellegrini che seguono i tracciati di antiche vie che passano proprio per la valle dei Grilli. Purtroppo il terremoto ha peggiorato di molto la situazione ed è per questo che, d’intesa con l’Unione Montana, si è deciso di intervenire. L’edificio è da sempre preso in grande considerazione ma per il suo recupero servono ingenti somme. Speriamo di poter procedere con lavori che almeno preservino l’integrità  dei luoghi”. Realizzato nell’XI secolo ad opera dei Benedettini, il monastero fungeva da luogo di accoglienza dei viandanti. La struttura muraria, quasi completamente lapidea, si innesta al masso roccioso che scavato costituisce, con le sue grotte artificiali, l’altra metà  della spazialità  interna sia della chiesa superiore, sia dei locali sotterranei.