L’anniversario del centosessantesimo della Carifermo cade in un particolare momento storico, non solo per le problematiche che investono il sistema bancario ma anche per la situazione post sisma che non fa registrare concreti segnali di ripartenza dell’economia nelle aree colpite dal terremoto. La banca opera in un contesto particolare: 4 province su 5 della Regione Marche ricadono nel cosiddetto “cratere” del terremoto. Sono quelle dove opera prevalentemente la Cassa di Risparmio e ne costituiscono l’area di riferimento. Per dare un segnale concreto, tangibile, riconoscibile, capace di comunicare che Carifermo vul investire una
parte significativa del suo bilancio del 160° anniversario riversando la quasi totalità delle risorse, normalmente investite in interventi pubblicitari, in un unico grande progetto, è stato individuato un bene artistico che da secoli svolge un grande ruolo di attrazione culturale e spirituale per i 59 Comuni della Arcidiocesi di Fermo e non solo. E’ il Santuario dell’Ambro, che si trova nel comune di Montefortino, nell’alta Valle del Tenna. Ha più di mille anni di storia ed è oggi completamente inagibile, desolatamente chiuso. Nonostante questo fedeli e cittadini continuano a raggiungerlo trovando le porte sbarrate. Carifermo dunque si impegna a ripristinare la funzionalità del Santuario dell’Ambro che oggi è inagibile, per far sapere a tutti che questa parte dell’Italia Centrale deve continuare a vivere.