Situazione difficilissima per gli allevatori dell’Alto Maceratese alle prese dal 24 agosto con il terremoto, tornato a farsi sentire prepotentemente ieri, che ha causato moltissimi danni alle stalle a cui nelle ultime due settimane si è aggiunta la neve caduta in quantità da record creando, a sua volta, ulteriori problematiche. Ieri due stalle sono crollate a Sarnano dopo le nuove scosse di terremoto che hanno interessato anche il territorio marchigiano. Ad annunciarlo è la Coldiretti con le strutture, agibili ma rese più fragili dal peso della neve, che sono venute giù nell’azienda Vicerè, coinvolgendo 25 tra mucche e vitelli e una trentina di pecore. Sempre nella mattinata di ieri altri novanta animali tra mucche e pecore erano rimasti uccisi e feriti nel crollo di una struttura provvisoria nell’azienda Lai e in quella di Umberto Beccerica, entrambe a Gualdo di Sarnano. Tutte e due le aziende erano state danneggiate nel sisma del 24 agosto e aspettavano da cinque mesi il modulo stalla promesso dalla Regione. Sale così il conto dei danni mentre 600 mucche e 5000 pecore restano al gelo a causa dei ritardi nell’arrivo delle strutture mobili. Ma con le forti nevicate si segnalano anche aziende isolate e difficoltà a portare il foraggio necessario per l’alimentazione degli animali.