La situazione nelle Marche già critica a causa della neve si è aggravata in seguito alle tre scosse di terremoto di questa mattina (ed un’altra forte nel primo pomeriggio). La prima scossa alle 10,24, quindi alle 11,14 e alle 11,25, e poi alle 14,33, tutte con magnitudo fino a 5,5 gradi. Dunque emergenza su emergenza  con tutti i comuni del versante ascolano, maceratese e fermano innevati con accumuli fino a 3-4 metri; le nuove scosse hanno innescato una serie di slavine. Al momento non sono segnalate vittime e il resoconto dei crolli è reso difficoltoso dal manto nevoso. 30mila sono le utenze senza corrente elettrica e la zona più critica resta quella dell’ ascolano. Circa 60 i Comuni marchigiani che chiedono turbine, pale gommate con catene e personale per rimuovere gli alberi caduti. Molte famiglie sono isolate, soprattutto nelle frazioni e non hanno possibilità di comunicazione. Tutti gli uomini e i mezzi a disposizione, pubblici e privati, sono al lavoro ma non sono sufficienti per fare fronte ad una situazione senza precedenti. La Protezione civile ha chiesto quindi aiuto alle altre Regioni. Dopo i contingenti già arrivati questa mattina da Bolzano e dal Veneto, altri contingenti sono partiti da Bolzano e dall’Emilia Romagna. Per  la viabilità si sta provvedendo allo sblocco della Salaria per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso. L’Anas ha inviato sul posto una turbina. Chiusa anche la 77 tra il km 17 e il km 70.

A seguito dei nuovi eventi sismici la Regione ha avvisato tutti i sindaci che la popolazione che non può o non vuole rimanere in casa dovrà necessariamente essere accolta in strutture ricettive locali o in strutture alberghiere. Per le strutture alberghiere contattare la seguente e-mail alloggiamenti.dicomac@protezionecivile.it