Tre giovani sono stati arrestati ieri mattina con l’accusa di essere gli scafisti alla guida di due barconi, lo scorso agosto, soccorsi in mare insieme ad una cinquantina di profughi, dopo essere salpati dalla Libia per raggiungere l’Italia. Due senegalesi di 19 anni e trenta anni, e un nigeriano, sono stati arrestati a Loro Piceno dove vivevano in una struttura del Gus e in una casa gestita dalla Croce Rossa vicino all’Abbazia di Fiastra. Su di loro pende l’accusa di essere stati scafisti della tratta umana che ha visto tante vittime nel Mediterraneo. In realtà, ascoltando i passeggeri immigrati che si erano salvati, gli agenti di Catania avevano già individuato allora i tre che però non erano stati arrestati perché il tribunale non aveva acconsentito. Il terzetto aveva chiesto subito asilo politico. Ora con il ricorso della procura, sono scattate le manette.