Non c’è l’accordo per salvare i posti di lavoro dei 71 addetti dell’ex Cementificio Sacci di Castelraimondo, acquisito dalla Cementir che dal prossimo 3 ottobre saranno licenziati. Da parte della nuova prorietà che fa capo al gruppo Caltagirone c’è la totale chiusura al dialogo e nessuna intenzione di riaprire lo stabilimento che che dall’atto dell’acquisto il nuovo gruppo non aveva mai negato di volere questo sito vuoto. ”L’azienda non ha ascoltato nessuna richiesta per salvare il lavoro e la produttività del cementificio – affermano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil -. Avevamo proposto di prorogare di ulteriori 15 giorni il confronto sulla procedura di mobilità in scadenza a fine mese per continuare il confronto. La Regione avrebbe garantito risorse per finanziare altri 3 mesi di cassa con l’obiettivo di traghettare l’azienda fino all’eventuale ripresa della produzione”.