“Occorre, fare un’operazione verità – sostiene l’assessore regionale Angelo Sciapichetti sul caso del viadotto di Cingoli per il quale il sindaco ha dato l’allarme – è necessaria infatti la massima chiarezza: non esiste nessun rischio Vajont a Cingoli. E’ necessario evitare allarmismi inutili. Cingoli è a circa 100 km dall’epicentro del sisma, una distanza quasi pari a quella di Roma. Fare paragoni con quanto successo con la diga del Vajont è fuori da ogni logica”. “Abbiamo assistito – continua Sciapichetti – a un crescendo di notizie e polemiche alle quali non abbiamo prestato attenzione perché occupati a dare risposte a problemi urgenti legati alla crisi sismica. Ora è necessario rettificare le notizie, tranquillizzare la popolazione e che ciascuno si assuma le proprie responsabilità perché qui si è vicini al procurato allarme. La diga è in perfette condizioni e già dopo le prime ore dal sisma i tecnici della Protezione civile hanno fatto le prime verifiche. Diverso e noto da tempo è il problema di alcuni dei piloni che sorreggono il viadotto che attraversa l’invaso. Viadotto, che è di proprietà del Comune di Cingoli a cui compete la manutenzione ordinaria e straordinaria. Dal 2006, a seguito di un accordo con l’Ambito territoriale ottimale il Comune di Cingoli ha ricevuto, con rate annuali, 4,556 milioni di euro per opere di manutenzione ordinaria e straordinaria su questo viadotto e altri 4,3 milioni riceverà da qui al 2024”.