Promuovere il rinnovamento del distretto del legno e arredo delle Marche puntando su modalità nuove di vivere la casa: una progettazione strategica del “sistema abitare” da attuare nell’ambito delle politiche industriali nazionali, in collaborazione con Confindustria Marche e FederLegno Arredo: la Federazione nazionale dell’industria di settore, cuore della filiera italiana con circa tremila aziende associate. È quanto prevede l’Accordo quadro tra la Regione e le due associazioni imprenditoriali che avvia una collaborazione quadriennale per innovare e qualificare il settore dell’arredamento, con il supporto del Centro tecnologico Cosmob. L’intesa delinea strategie a medio e lungo termine di innovazione, qualificazione e internazionalizzazione dei prodotti, a sostegno del settore arredamento, che sta vivendo una situazione di crisi nazionale e regionale, particolarmente avvertita nel territorio pesarese.
Dal 2007 il comparto ha registrato un calo dei consumi interni del 39,1% e una riduzione del fatturato del 33%. Il numero delle imprese attive è diminuito del 12,6% e quello degli addetti impiegati del 21,1%. Le esportazione hanno avuto una contrazione del 13,1%, anche se i mercati esteri rappresentano il principale sbocco delle vendite del settore. Una timida ripresa dell’export (+2,9%) si è avuta nel 2015. Il mobile italiano è apprezzato soprattutto in Europa, con conseguenti possibilità di sviluppo nel resto del mondo.
Le Marche sono la sesta regione in Italia per l’esportazione del mobile. Tra le prime trenta aziende nazionali del comparto, cinque sono storicamente insediate nelle Marche, con sedi operative sul territorio. A fine 2015, le imprese attive marchigiane dell’industria del legno erano 2.588.