In natura c’è un piccolo pesce del Mozambico, il “Nothobranchius Furzeri” che, pur invecchiando in maniera accelerata, sviluppa nell’arco di pochi mesi gli stessi problemi fisici delle persone, come tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Di come la sua scoperta permetta di studiare più rapidamente i processi tipici della vecchiaia se ne parla lunedì prossimo, nel corso della lettura “Dalla Savana ai laboratori” (Sala del Rettorato – Piazza Roma 22, Ancona). L’incontro rappresenta l’appuntamento annuale promosso dall’Inrca (Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani) in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, che ogni anno coinvolge i massimi esperti internazionali per affrontare un tema legato alla ricerca sulla terza età.