Nelle Marche l’intensità della presenza criminale inizia ad essere preoccupante nelle province di Ancona ed Ascoli Piceno anche se si mantiene complessivamente su livelli medio bassi nel resto del territorio. E’ quanto emerge dal quarto Rapporto Agromafie in Italia elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, presentato a Roma alla presenza di Ministri e vertici delle forze dell’ordine e della magistratura. La situazione peggiore per le Marche si registra ad Ancona, con punteggio al 40esimo posto, seguita da Ascoli Piceno, 47esima. Entrambe si collocano nella fascia medio alta. Migliore la situazione nelle altre tre province, tutte con presenza di criminalalità organizzata medio-bassa. Macerata è al 59esimo posto, Fermo al 64esimo e Pesaro al 71esimo. A livello nazionale il business delle Agromafie ha superato i 16 miliardi di euro nel 2015.