Il Movimento 5 Stelle non ci sta ai diktat della Regione Marche in tema di sanità. Così scende in campo con azioni concrete per fermare “scelte scriteriate” con “reparti, a volte interi, ed ospedali che chiudono, servizi non soddisfacenti, insomma vediamo pian piano venire meno quello che è un nostro diritto di cittadini. Da Fabriano, ad Osimo a San Severino, ognuno ha la sua storia, su ognuno degli ospedali c’è un progetto inserito nella riforma sanitaria firmata Spacca-Ceriscioli”.
“Facile – dicono i grillini – fare questi progetti sulla carta, seguendo solo determinati parametri, un po’ più difficile, ma doveroso, considerare le singole realtà, come tenere conto di strutture che servono zone dell’ entroterra, disagiate dal fatto che magari sono mal collegate ad altri poli ospedalieri”.
“Siamo ancora in tempo per bloccare queste scelte scriteriate, e come deciso nell’ ultima riunione regionale, nel prossimo consiglio presenteremo una mozione d’ordine chiedendo al sindaco di Macerata, Romani Carancini di farsi promotore di una delibera per richiedere un referendum abrogativo (occorrono 20 sindaci in tutta la Regione).
Qualora questa iniziativa non dovesse giungere al termine si avvierà una campagna referendaria a livello regionale per la raccolta di 20.000 firme necessarie”.