La spesa per frutta e verdura supera per la prima volta quella per la carne ma intanto rischia di sparire il frutteto marchigiano che in dieci anni ha perso 4 piante su 10, con la scomparsa di quasi 900 ettari di piante di mele, pere, pesche, albicocche e altri frutti. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Marche in occasione della Giornata dell’ortofrutta al Padiglione Coldiretti ad Expo. Tra le coltivazioni più diffuse, il taglio maggiore ha interessato le pere e le mele, che si sono praticamente dimezzate con un crollo rispettivamente del 55 e del 53 per cento, ma anche pesche e nettarine, vanto regionale, hanno avuto un calo del 32 per cento, mentre quello delle albicocche si è fermato al 28 per cento. A determinare la scomparsa delle piante è stato, denuncia Coldiretti, soprattutto il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi di produzione, mentre la forbice dal campo ai banchi di vendita vede rincari fino al 500 per cento.