Da venerdì prossimo, 24 luglio, i degenti dell’ospedale di Macerata potranno mangiare a pasto pesce fresco italiano. È una iniziativa inedita che prende spunto dall’attuazione di un progetto pilota cofinanziato dal Ministero per le politiche agricole, che vede l’adesione dell’ospedale di Macerata, insieme a quello di Chiaravalle e a tre strutture per anziani (Jesi, Urbino e Trieste). La convenzione è stata firmata venerdì scorso e ha dato il via al progetto. Il pesce fresco che sarà consumato nelle mense sanitarie e assistenziali delle cinque strutture individuate proviene da tre centri di acquacoltura marina scelti e controllati dal Ministero: Orbetello, Mattinata e Gaeta. Attraverso un sistema di filiera corta, controllata e garantita in ogni fase (allevamento, lavorazione, trasporto, preparazione, cottura e somministrazione), saranno servite principalmente spigole e orate, ma nella struttura ospedaliera di Macerata si farà anche una somministrazione con il pesce azzurro proveniente dalle marinerie locali. L’iniziativa viene promossa dalla Albert di Porto San Giorgio e ldalla Regione Marche sulla base dei buoni risultati del progetto Pappafish che ha riguardato le mense scolastiche.