Ci siamo l’attesa è finita, questa sera alle 21.30 si alza il sipario sulla 51^edizione del Macerata Opera Festival con la prima del Rigoletto, titolo che chiude la “Trilogia popolare” verdiana aperta con Il trovatore nel 2013 e proseguita nell’edizione del cinquantenario con La traviata nel celebre allestimento firmato da Henning Brockhaus. La regia è affidata a Federico Grazzini, che per la prima volta è chiamato a realizzare un allestimento allo Sferisterio. Sul podio dell’Orchestra Regionale delle Marche Francesco Lanzillotta, a tre anni dal suo debutto, con Il piccolo spazzacamino di Britten. Il trio dei protagonisti vede i ritorni a Macerata di Vladimir Stoyanov e Jessica Nuccio e il debutto di Celso Albelo. L’azione si svolge in un Luna Park abbandonato. I cortigiani sono una banda malavitosa comandata dal Duca. Rigoletto è un clown, affiliato storico della banda. Poco fuori dal piazzale, in una vecchia roulotte vive Giovanna, guardiana del Luna Park. Sparafucile è un venditore di panini e alcolici, la sua taverna è un furgone. Il Luna Park è il mondo di questi personaggi, un luogo di doppiezza, finzione, specchi, in cui riso e terrore si intrecciano senza soluzione di continuità. Tutta l’opera è allora un monito sul concetto di reponsabilità.