Ben 10 punti, su 12 monitorati da Legambiente lungo i 180 chilometri di costa marchigiana, hanno evidenziato una carica batterica elevata, e per nove il giudizio è di “fortemente inquinato”. È la fotografia scattata da Goletta Verde nella campagna dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, presentata sabato scorso ad Ancona. Sono risultati ‘fortemente inquinatì i prelievi effettuati alla foce del fiume Tavollo a Gabicce Mare, al confine con il comune di Cattolica in Emilia Romagna; alla foce del fiume Arzilla a Fano; alla foce del canale stazione Torrette di Ancona; alla foce del fiume Musone tra i comuni di Porto Recanati e Numana; alla foce del fosso Asola al confine tra i comuni di Potenza Picena e Civitanova Marche; alla foce del torrente Valloscura tra i comuni di Porto San Giorgio e Fermo; alla foce del torrente Tesino a Grottammare; alla foce del torrente Albula a San Benedetto del Tronto. Due i prelievi a Senigallia, nella zona Ponte Rosso, sul lungomare Dante Alighieri. Fortemente inquinato il prelievo nelle acque del canale di scolo che porta dritto alla spiaggia. L’altro prelievo è stato effettuato poco distante e la carica batterica è risultata contenuta nei limiti di legge. Inquinato, inoltre, il punto di prelievo sulla spiaggia, nei pressi della foce del Fosso del Palo, a Porto Sant’Elpido. Non ha registrato superamenti della soglia del carico batterico consentito in prelievo di Cupra Marittima, eseguito in spiaggia, in prossimità della foce del torrente Menocchia. I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 15 e il 16 giugno scorsi.