“Considerare le discipline scientifiche e umanistiche come separate è un’idiozia”. E’ un Nuccio Ordine a tutto campo, quello che è stato ospite ieri mattina nell’Aula Magna dell’Università di Macerata. Qui il filosofo e docente calabrese ha tenuto la lectio magistralis conclusiva dell’attività didattica della Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi. Ha parlato della straordinaria utilità dei saperi oggi considerati “inutili”. Il suo saggio-manifesto “L’utilità dell’inutile”, edito prima in Francia e poi in Italia, ha venduto decine di migliaia di copie solo in Italia e ha in cantiere traduzioni in tutto il mondo, perfino in Corea e Cina.
Nuccio Ordine ha iniziato il suo intervento citando due illustri marchigiani, il cui pensiero – sostiene – deve essere alla base della costruzione comune dell’Europa. “Questa – ha detto – è l’Europa da portare avanti: l’Europa di Alberico Gentili, che considerava la religione come qualcosa che deve unire, e non separare; l’Europa di Padre Matteo Ricci, che con il suo trattato sull’amicizia ha indicato un modo nuovo di guardare all’altro e alle relazioni umane”.