Individuato il presunto assassino di Pietro Sarchié. Sarebbe Giuseppe Farina, 40 anni, residente a Seppio, frazione di Pioraco. Gli vengono contestati i reati di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Altre tre persone, tutte come lui originarie di Catania, sono sotto accusa: Santo Seminara, imprenditore edile di Castelraimondo, indagato per concorso in occultamento di cadavere e favoreggiamento, ed una coppia della zona accusata di favoreggiamento. Grazie alla collaborazione di alcuni cittadini che hanno fornito informazioni importanti, gli inquirenti sono giunti alla ricostruzione dei fatti. Pietro Sarchiè, 62enne commerciante di pesce che da San Benedetto girava con il suo furgone per l’entroterra maceratese, faceva lo stesso lavoro intrapreso da un anno da Farina dopo essere stato per lungo tempo muratore. Dunque il movente è da ricercare in questioni di lavoro. Nell’abitazione e nel garage di Farina sono stati recuperati pezzi staccati dal furgone della vittima dopo che nel capannone della Edilmarche erano stati rintracciati alcuni pezzi metallici e tracce importanti dell’omicidio. Farina intanto, attraverso il suo avvocato, Mauro Riccioni, si dichiara innocente. Dall’autopsia risulta che Pietro Sarchiè è stato raggiunto da sei colpi di pistola alle spalle di cui uno ha alla testa.